Per molti i siti web sono un vero e proprio strumento di lavoro, e quindi vengono visitati molto più frequentemente di quanto non sembri dal suo stesso proprietario o dai suoi collaboratori. Potrebbe essere per mostrare un prodotto a un cliente, oppure per inviare un link o del materiale via mail, o ancora semplicemente per gestire e aggiornare le pagine tramite il CMS. Lo stesso processo di realizzazione dei siti web, o i normali aggiornamenti, possono generare traffico superfluo che non va conteggiato ai fini di un'analisi realistica dei dati.
Tutti questi accessi vengono normalmente registrati da qualsiasi programma di conteggio visite come accessi diretti, e vanno a incrementare il totale dei visitatori al sito – falsandolo – a meno che non vengano opportunamente filtrati. Non importa il volume di traffico che un sito genera (a meno che non sia davvero molto grande); senza contare che all'aumentare dei visitatori al sito generalmente corrisponde un aumento degli accessi da parte di chi lo gestisce, anche pochi dati falsati hanno comunque un peso che i webmaster accorti non possono e non devono trascurare. Inoltre potrebbe esserci anche altro traffico che vogliamo eliminare, come ad esempio quello generato da siti affiliati o da software automatici, che può diventare anche molto voluminoso.
Una statistica inesatta infatti, per quanto l'errore sia piccolo, è pur sempre una statistica inesatta e inoltre vi sono dati specifici che possono essere alterati da pochi accessi anche se il traffico del sito è molto elevato; esempi classici in questo senso possono essere gli accessi per pagina e i percorsi di navigazione interni al sito, nonché il tempo medio di visita. Visto che attivare questo filtro in Google Analytics è molto semplice, non c'è motivo per non farlo e lo strumento da utilizzare in questo caso sono quelli che Analytics chiama filtri.
Per gestire i filtri di Google Analytics dobbiamo effettuare l'accesso al nostro account – se ci troviamo nella pagina panoramica: tutti gli account, selezioniamo quello dove si trova il sito per cui vogliamo impostare i filtri. A questo punto, sulla destra in basso sotto alla lista dei profili, troviamo il link gestione filtri. Cliccandolo ci sposteremo in una nuova schermata dalla quale possiamo inserire nuovi filtri o gestire quelli esistenti, all'interno del profilo corrente.
Facciamo click su aggiungi filtro, sulla destra nell'intestazione della tabella, per aggiungere un filtro. Il caso più semplice è quello in cui il traffico che vogliamo filtrare proviene da uno specifico indirizzo IP o da un'unica sottorete; iniziamo dando un nome al filtro dopodiché nelle tendine sottostanti impostiamo escludi, traffico dagli indirizzi IP e uguali a e poi nelle caselle sottostanti inseriamo l'indirizzo da filtrare. Nella sezione applica filtro ai profili dei siti web sottostante andiamo a selezionare i siti per cui vogliamo che il filtro sia operativo dopodiché concludiamo cliccando il tasto salva modifiche. Se dobbiamo filtrare più indirizzi possiamo utilizzare altre opzioni della terza tendina invece di uguali a. In maniera analoga funzionano i filtri per dominio e per cartelle.
Molto interessante invece è la possibilità di filtrare in base a un cookie, dettagliatamente illustrata nella guida di Analytics, utile nel caso il traffico che vogliamo filtrare provenga da IP dinamici.